Quando si parla di pubblicità ci si concentra sempre sui canali giusti da utilizzare, le persone a cui indirizzarla e che grafica utilizzare. Questo è corretto ma è bene dedicare il giusto tempo alla fase strategica, quella che poi vi consente di rendere profittevole il vostro investimento. È per questo che da anni ormai si parla di tecniche di neuromarketing.
Cos’è il neuromarketing?
Possiamo riassumere il neuromarketing come, l’applicazione di tecniche che agiscono sull’inconscio della nostra mente, e adattarle al marketing, al fine di influenzare le decisioni di acquisto delle persone.
Il termine è anche abbastanza recente ed è stato coniato nel 2002 da Ale Smitds.
Vediamo quali sono le 3 principali tecniche di Neuromarketing che potete applicare alle vostre pubblicità, online ma anche offline, ad esempio sui banner e cartelloni pubblicitari.
Il volto come miglior messaggio
Anche se ancora si vedono numerosissime pubblicità grafiche senza un volto umano, è dimostrato che la presenza di un viso all’interno delle pubblicità è in grado di attirare una percentuale notevolmente più alta di persone interessate.
Questo perchè l’occhio umano è attratto da un altro volto umano e lo va a ricercare come primo elemento, anche soltanto per curiosità.
Inoltre, da non sottovalutare assolutamente, la presenza di una persona all’interno della pubblicità vi consente di veicolare anche altri messaggi.
Ad esempio una persona sorridente, felice e soddisfatta riesce a trasmettere delle sensazioni molto più forti di mille parole.
Il colore gioca la sua parte
La scelta del colore non deve mai essere sottovalutata.
Non basta scegliere un colore che vi piace ma dovete scegliere un colore che nella mente viene associato a qualcosa di attinente al vostro brand.
Perchè nel make-up il rosa e il viola sono i colori principali?
Sono colori che la nostra mente attribuisce immediatamente alla femminilità, alla dolcezza e alla sensualità.
Perchè tante aziende stanno introducendo nei loro loghi e nei loro spot il verde?
Perchè il verde è un colore puro, di rinnovamento, natura ed è associato alla crescita e alla cura dell’ambiente.
Ogni colore è in grado di mandarci dei messaggi senza usare le parole.
Dedicategli il tempo giusto e fate la scelta giusta!
Su questo argomento abbiamo scritto un articolo “La teoria dei colori”.
Bias Cognitivi
Questa tecnica di neuromarketing è quella più indicata soprattutto se parliamo di vendita diretta.
Utilizzare la tecnica della scarsità, una delle principali quando si parla di bias cognitivi, può portare dei grandi risultati alla vostra campagna pubblicitaria.
Questa funziona soprattutto nella versione online, quando giocare sul tempismo dell’acquisto è fondamentale.
In cosa consiste la scarsità?
Mettere pressione al cliente facendogli credere che l’occasione giusta è quella che sta leggendo in quel momento, e se ci pensa troppo non avrà più occasione di fare l’acquisto.
In sostanza tutte le volte che leggete “sono rimasti soltanto 2 pezzi”, “ultimi posti disponibili” ecc..
La nostra mente rimane colpita da questo senso di scarsità, e dal rimorso con cui vivremo se non sfruttiamo adesso quell’occasione.
Conclusioni
Le tecniche di neuromarketing sono potentissime perchè funzionano praticamente sempre.
Anche con chi pensa di esserne immune.
Sono delle associazioni che il nostro cervello fa in automatico e si, puoi riconoscerle, ma nel 99% ne subirai comunque l’influenza.
Provate ad applicarle alle vostre pubblicità e noterete subito le differenze.
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