Spesso usiamo caratteri tipografici dall’origine antichissima e non ce ne rendiamo nemmeno conto. Chi per esempio non ha mai avuto a che fare con il corsivo, quel carattere così elegante che, con la sua leggera inclinazione a destra, rende ogni parola unica? Ognuno di noi lo usa più o meno quotidianamente, ma sapete chi l’ha inventato? Ancora una volta è l’Italia a dettare le regole dello stile, tanto che all’estero il corsivo viene definito “italico”. L’ideatore fu il tipografo Francesco Griffo, noto anche come Francesco da Bologna, che alla fine del XV secolo realizzò un carattere ispirato alla scrittura corsiva di Poggio Bracciolini, che a sua volta si rifaceva alla scrittura carolina. Lo scopo del nuovo carattere era quello di permettere la realizzazione di uno stile compatto, elegante ma facilmente leggibile.
Nel 1500 furono effettuate le prime prove di stampa alla tipografia veneziana di Aldo Manuzio, che riuscì ad assicurarsi i vantaggi commerciali che il nuovo carattere prometteva, da qui il nome di “corsivo aldino”. Certo a Griffo non piacque il comportamento di Manuzio, visto che per lui non c’era alcun beneficio economico e dopo ben dodici anni di collaborazione lasciò Venezia.
Il corsivo fece la sua prima comparsa nella stampa del 1500 delle Epistole di Caterina da Siena, mentre il primo testo a essere stampato interamente in questo nuovo stile tipografico fu Le Bucoliche di Virgilio (edizione 1501). Da quel momento la popolarità di quest’invenzione tipografica crebbe di giorno in giorno.
Griffo ha contribuito così alla nascita di quella rivoluzione stilistica che ha portato il corsivo a essere un carattere irrinunciabile, grazie alla sua sobria eleganza e alla chiara leggibilità che tutt’oggi lo contraddistinguono. Un personaggio che rappresenta un piccolo orgoglio italiano, tanto che la città di Bologna si sta già preparando a festeggiarne il 500 esimo anniversario nel 2018, promuovendo la sua conoscenza anche attraverso questo sito realizzato dall’associazione Francesco Griffo da Bologna. Un’associazione che ha come capo del comitato scientifico Umberto Eco che di Grifo ha detto: “Il carattere corsivo ha cambiato la storia dell’editoria e ha dato vita a quelle che all’epoca erano le edizioni economiche, rendendo le opere classiche accessibili anche a coloro che non potevano permettersi corsivi in-folio”.
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