Riprendiamo il nostro giro fra le scuole italiane di creatività con l’Accademia di Belle Arti di Brera.
La presenza di una scuola cambia sempre in positivo il volto del quartiere che la ospita, e l’Accademia di Brera lo dimostra in modo inequivocabile dal 1776. Intorno a questa istituzione della creatività si è mosso un mondo stimolante di artisti che ne hanno ravvivato la vita l’esistenza sia di giorno, sia di notte. Nei bar accanto alla scuola si ritrovano da sempre artisti che all’Accademia studiavano o insegnavano, o comunque respiravano la sua aria. Ai tavolini del più famoso, il bar Jamaica, si ritrovava il Pantheon dell’arte italiana del secondo dopoguerra, da Fontana a Manzoni, accanto a poeti e scrittori
Anche fra le mura dell’Accademia si incrociano saperi differenti: ce ne ha parlato la vicedirettrice dell’Accademia, Maria Cristina Galli: “L’Accademia di Belle Arti di Brera è un luogo straordinario, un luogo dove ho passato metà della mia vita. Un posto che vive di una storia impregnata nei muri, nelle pietre, sulle scale. In questo hortus conclusus all’interno di un palazzo enciclopedico (orto botanico, accademia d’arte, astronomia) si crea una amalgama fra passato e futuro. La cosa bella è che la immagino come un giardino in cui lanci dei semi, su un terreno ricchissimo e sai che comunque ti sorprenderà. L’Accademia è generatrice di meraviglie e di cose che ancora non sappiamo che accadranno, e che risiedono in un orizzonte mutevole verso cui ci muoviamo in continuazione.”
Per puntare a questo orizzonte, ai ragazzi che si iscrivono all’Accademia vengono offerti strumenti molteplici che sanno unire la tradizione all’innovazione. L’offerta formativa completa è disponibile sul sito, ma per il nostro post abbiamo scelto di concentrarci sui corsi di secondo livello. Il dipartimento di Arti visive offre corsi di diploma universitario in pittura, scultura, grafica, decorazione a accanto ad essi anche l’innovativo corso di II livello di terapeutica artistica. Primo e unico corso in Italia di questo tipo, unisce docenti provenienti dal mondo dell’arte come da quello della medicina, pedagogia e psicologia per formare la figura di artista terapista che coniuga le capacità artistiche alle conoscenze in pedagogia, psicologia e psichiatria.
Il dipartimento di progettazione e arti applicate comprende scenografia, fashion design, restauro e insieme a questi gli indirizzi in arti multimediali per il cinema, la televisione e la rete. Particolarmente interessante il settore di progettazione artistica per le imprese che forma product designer e fashion designer capaci di coniugare il talento artistico con le esigenze produttive.
Di grandissima attualità, infine, il dipartimento di comunicazione e didattica dell’arte. Per un paese come l’Italia, saper comunicare e valorizzare il patrimonio artistico, saperlo promuovere e comunicare è ormai una necessità imprescindibile, legata anche a nuove possibilità di sviluppo economico che possono nascere non solo dallo sfruttamento di un tesoro grandissimo ma, per seguire la metafora suggerita da Maria Cristina Galli, dalla nascita di nuove opportunità inattese che possono nascere da semi gettati su terreni particolarmente fertili.
Le scuole toccate finora dal nostro blog le trovate tutte nella sezione #4notes