Foodie, foodblogger, cooking show…come il rapporto costante e ossessivo fra cibo e social media ha cambiato il suo modo di rappresentarlo.
Fra cibo e social media si è stretto, ormai da anni, un rapporto sempre più interdipendente, che non può essere trascurato da chiunque intenda promuovere in modo serio e professionale la sua attività in questo settore.
Così, per darvi un’idea di quello che si sta muovendo nel mondo della comunicazione a proposito dei pasti che consumiamo ogni giorno in casa o fuori, in questo post passeremo in rassegna alcune tendenze in atto a proposito di cibo e social media.
Cibo e social media: una premessa generale.
Nel suo libro “Gastromania”, pubblicato già nel 2014, il semiologo Gianfranco Marrone racconta la trasformazione che ha portato il nostro paese dall’essere una terra di gastronomi (ricordiamo sopra tutti i grandissimi Luigi Veronelli e Mario Soldati, che giravano l’Italia alla scoperta di sapori e profumi genuini) a un paese di gastromani. Con questo termine il prof. Marrone definisce chi ha la mania di guardare i cooking show televisivi che iniziano già dalla mattina presto, come chi prima di iniziare a mangiare al ristorante fotografano i piatti. E se Marrone ha aperto la strada, recentemente un altro libro, “Babel Food. Contro il Cibo Kultura” se la prende con quella che è diventata “una pratica più discorsiva che gustativa” e che ha trasformato la ricerca di un nutrimento che sia anche convivialità e riscoperta delle tradizioni in un mercato globale dell’immagine, del cibo, i cui effetti si vedono dappertutto.
Cibo e Social media: dolci e poco salutari le abitudini su Facebook.
L’università Cornwell dello stato di new York ha pubblicato una ricerca secondo la quale l’89% pubblico fra i 18 e i 29 anni sa quotidianamente Facebook, e che il 6% dei post che vede riguardano proprio il cibo. Si tratta al 59,8% di immagini di cibo, in prevalenza dolci e per la maggior parte cibo preparato fuori casa. Chiaro, quindi, che un ristorante che voglia comunicare con questo pubblico debba tenere ben presente l’esigenza di avere un’immagine grafica coordinata, e del materiale stampato con cura. Perché è questo quello che a loro interessa di più: esperti nutrizionisti hanno stabilito che il 75% del cibo di cui si parla su Facebook non è assolutamente salutare.
Cibo e Social Media: l’importanza delle immagini e la prevalenza del #Foodporn
Nel momento in cui scriviamo, Instagram ospita più di 113 milioni di fotografie catalogate con #Foodporn, una denominazione che descrive benissimo lo scopo di queste immagini: ingolosire, tentare, consumare il cibo esclusivamente con le modalità visuali mutuate dalla tipologia di contenuti da cui ha preso il nome. Generalmente si tratta di foto molto curate, come quelle utilizzate ormai da anni sul sito Foodporndaily, che quotidianamente pubblica ormai da circa dieci anni fotografie ricche di quello che i pubblicitari chiamano Appetizing Appeal. E qui c’è il secondo consiglio per chi debba preparare del materiale promozionale per il suoi ristorante: curate le fotografie, perché il vostro pubblico è abituato a immagini… da mangiare con gli occhi.
Cibo e Social Media: la dittatura delle Foodie
Una bellissima illustrazione dal blog Dissapore di qualche tempo fa mostrava le differenze che esistono fra l’antica figura del critico gastronomico e quella attuale della “foodie”, ovvero la maniaca del cibo raccontato attraverso i social media. Se il primo era uomo, in forte sovrappeso e molto legato ad abitudini analogiche (taccuino per gli appunti e cibo provato in grandi quantità sono due degli indizi che forniva l’illustrazione) la seconda è una donna, magra perché abituata più a fotografare il cibo che a mangiarlo e ricca di supporti digitali con cui condividere immediatamente la “esperienza gastronomica” che sta facendo. Quindi, se con il materiale promozionale del vostro ristorante volete parlare a questa categoria di persone, potreste pensare a menu che contengano già alcune informazioni essenziali su quello che state per servire, in modo che le “foodie” siano spinte a postarlo offrendovi una gradita quanto inattesa pubblicità con i suoi circoli di amici.
Cibo e Social media: l’invasione del Video food
Mentre in Italia lo share di Master Chef continua a salire di edizione in edizione, in Gran Bretagna lo scorso anno 100mila persone hanno firmato una petizione per impedire alla BBC di togliere il canale di ricette dal suo sito. Un indice di quanto il video sia importante nella fruizione dei contenuti digitali legati al cibo, soprattutto se si pensa che nel 2015, ultimi dati disponibili, i video con argomenti “gastromaniaci” hanno avuto oltre 23 miliardi di visualizzazioni, con il 70% delle condivisioni realizzate da un pubblico fra i 18 e i 34 anni. Per avere un’idea di come funzioni questi video, potete collegarvi al sito buzzfeed.com e visitare la sezione food.
Insomma, con tutto questo cibo da vedere non resta che cogliere al volo le occasioni che si sono per realizzare materiale promozionale di qualità per il vostro ristorante.
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