La dislessia è un problema molto diffuso che si manifesta come il disturbo specifico della lettura, creando un’elevata difficoltà nella decodifica di un testo.
Per aiutarci a capire meglio il problema ci vengono ancora una volta in aiuto i caratteri tipografici. Il designer Daniel Britton ha infatti ideato un progetto che ha lo scopo di aiutare i non dislessici a capire davvero cosa prova una persona che soffre di dislessia. «Volevo creare una sorta di empatia tra chi vede il problema dall’esterno e chi invece ogni giorno deve misurarsi con tale disturbo», spiega Britton sul suo sito. Se si pensa che 800.000.000 persone al mondo soffrono di dislessia, cioè circa il 10% della popolazione mondiale, si può capire l’entità del problema.
Daniel Britton ha quindi cercato di proiettarci in un mondo nuovo e ha creato così un carattere tipografico ad hoc che riproduce quello che una persona con dislessia vede quando legge.
Il designer ha tolto il 40% di ogni singola lettera in carattere Helvetica, rimuovendo i tratti più rappresentativi di ciascuna e lasciandone solo alcuni che la rendessero comunque leggibile.
Riuscire a leggere un testo composto in questo carattere con la stessa rapidità con cui leggiamo un testo qualsiasi risulta davvero impossibile e questo ci spiega come sia faticoso per un dislessico, nella quotidianità, leggere anche una sola riga.
La geniale idea di Britton ha riscosso un enorme successo ed è quindi sfociata in un efficace progetto per l’Associazione inglese per la Dislessia. Britton ha realizzato una serie di poster in 3D col carattere da lui inventato.
Ma esistono dei caratteri tipografici che possano aiutare i dislessici a leggere meglio? In genere i font graziati, quelli con code e uncini come il Times, il Georgia o il Garamond, andrebbero evitati. Meglio i caratteri bastoni, più nitidi e lineari. Altro aspetto da valutare è la lunghezza dei tratti ascendenti o discendenti delle lettere, come la gamba della p o l’asta della b. Questi tratti dovrebbero essere leggermente più lunghi per facilitare il riconoscimento della lettera. Così scopriamo che il tanto odiato Comic Sans è in realtà uno dei font migliori per facilitare la lettura dei dislessici. Altri font utili sono il classico Arial, Geneva, Trebuchet MS e simili.
Update>>>QZR, start-up insediata all’interno del Polo Tecnologico Lucchese sta lavorando a un progetto innovativo per aiutare chi soffre di dislessia. Con un programma che permette agli utenti di personalizzare i parametri di lettura e di salvare in cloud i documenti. Questo progetto verrà presentato al Festival della Didattica Digitale che avrà luogo a Lucca il 25,26,27 febbraio 2016 .