Oggi vogliamo fare una panoramica su alcuni “esperimenti” tipografici che abbiamo trovato sulla rete e che hanno stuzzicato la nostra fantasia.
Il primo è questo particolare carattere tipografico dall’effetto craquelé, ispirato dalla…terra! E, in questo caso, da una terra piuttosto riarsa: il “Parched soil typeface” è nato infatti, osservando le forme del suolo riarso della riserva d’acqua Cantareira, in Brasile. I designer che l’hanno realizzato, l’hanno utilizzato per una campagna di sensibilizzazione al consumo delle risorse.
Siete appassionati di musica? Allora non potete perdervi questo originale alfabeto creato con le cover dei dischi in vinile più famosi di sempre: dai Sex Pistols ai Green day, in questo divertente progetto intitolato “VINYLS ALPHABET”, la designer taliana Priscilla Fois Missk, ha realizzato un alfabeto partendo dalle figure presenti sulle copertine e continuandole idealmente, a volte utilizzando dei font già esistenti, altre inventandoseli dal nulla.
Vi piacciono i lettering “materici”? Allora non potete perdervi l’esperimento tipografico “Silhouette” del creativo coreano Cheolhong Kim, il lettering “silohuette” che sfrutta ombre e luci di modelli in 3D per formare lettere dell’alfabeto e parole che si riescono a leggere grazie ai giochi di luce tra le pieghe e le zone in rilievo.
E per restare in tema “materia” niente di meglio che questi caratteri ornamentali creati con i “ferrofluidi”, delle sospensioni di particelle ferromagnetiche che assumono forme particolari in presenza di un campo magnetico. Un progetto finanziabile sulla piattaforma Kickstarter , composto da una raccolta di caratteri trasformati in stampi tipografici, oltre che in formato digitale.
Nel terminare questo breve escursus sulle novità tipografiche, vi segnaliamo la mostra “Che carattere!”, che sta avendo luogo in questi giorni a Mantova in occasione di Festival Letteratura, e che potrete visitare fino al 21 novembre. La mostra, dedicata alle lettere “le particelle elementari della scrittura” raccoglie opere, poster, libri e disegni ispirati alle 27 lettere dell’alfabeto, con nomi di rilievo come il maestro Bruno Munari, opere storiche come quelle di Mallarmé , Marinetti, Depero,Kounellis,ma anche progetti di giovani designer come il giovane grafico e illustratore polacco Jan Bajtlik, autore di Tipofollie, un libro premiato con una menzione d’onore all’ultima edizione del Bologna Ragazzi Award. Una mostra da non perdere, insomma, per chi subisce il fascino della tipografia applicata al design.