A volte, quando si realizza un stampa un biglietto da visita, o anche semplicemente si scrive una newsletter, ci si concentra su tanti fattori e si lascia in secondo piano la scelta del font. È molto importante invece utilizzare font facili da leggere, perché il nostro obiettivo è quello di essere letti e compresi giusto?
Se andiamo a utilizzare font incomprensibili allora tutti gli sforzi fatti per realizzare una grafica o un testo ad effetto saranno inutili.
La scelta del font giusto determina in larga misura, insieme alla scelta degli spazi da dedicare allo spazio bianco in una pagina, la possibilità che un testo sia letto con più o meno facilità.
In generale possiamo dire che l’occhio tende a percepire un testo scritto come se fosse un’immagine.
Come scegliere il font giusto
Leggibilità
La prima cosa in assoluto che dovete tenere in considerazione è la leggibilità.
Un font può essere bello, può ispirarvi quanto volete, ma se non è facile da leggere avrà un effetto negativo sul vostro prodotto, sia che vogliate stampare un libro, una tesi o un volantino.
L’attenzione media delle persone è sempre più bassa, bisogna giocarsi bene le proprie carte, rendendo il testo semplice da leggere e da comprendere.
Pulizia
Una delle prime cosa da fare quando si tratta di scegliere un font, è la sua pulizia.
Ma cosa si intende?
In questo caso si fa riferimento a caratteri di larghezza simile tra loro, perché questa regolarità, rende la lettura più fluida.
Un grande esempio è Times New Roman assicura il ritmo “naturale” della lettura.
E questo spiega anche perché sia uno dei font più utilizzato in ambito editoriale.
Ma anche le proporzioni sono importanti: più il carattere è “pulito” più facile sarà leggerlo.
Caratteri compressi o al contrario allargati, per farli entrare a forza nell’impaginato, risultano di più difficile lettura perché diventa impossibile per l’occhio identificarne lo stile.
I 5 Migliori Font da utilizzare
Roboto
Roboto è un sans-serif sviluppato da Google e da anni ormai è considerato uno dei migliori font di scrittura.
Offre fino a 12 diversi stili.
Molto utilizzate sono anche le sue varianti come: Roboto Condensed e Roboto Slab.
Helvetica
Creato nel 1957 è tra i font più utilizzati soprattutto per i testi lunghi.
Qualsiasi strumento utilizziate per creare i vostri lavori, offline o online, Helvetica sarà sicuramente nell’elenco dei font a disposizione.
Open Sans
Open Sans è un altro carattere prodotto da Google, realizzato nel 2010 da Steve Matteson.
Lo stesso Google utilizza questo font in alcune delle sue pagine web.
Così come per Roboto, anche Open Sans ha un bel numero di varianti, e arriva fino a 10.
Georgia
Carattere di proprietà della Microsoft ed è pensato per essere leggibile anche sui piccoli schermi oppure su prodotti fisici di piccole dimensioni.
Negli anni è diventata una valida alternativa al più classico Times New Roman.
I due font sono molto simili, ma Georgia ha i caratteri leggermente più distanziati e con un minor asse verticale.
Montserrat
Altro font di casa Google è Montserrat, realizzato dalla graphic designer Julieta Ulanovsky nel 2011.
Risulta essere utilizzato su oltre 15 milioni di siti web.
I suoi 18 stili a disposizione vi consentono anche di trovare la variante più idonea al vostro progetto.
Conclusione
L’utilizzo del font può cambiare totalmente la percezione del messaggio che si vuole mandare. Anche un’immagine, a seconda del font utilizzato, può trasmetterci sensazioni diverse.
In generale:
- caratteri “leggeri” come ad esempio Light, Extralight si associano sensazioni di eleganza, delicatezza, levità
- A caratteri più “pesanti” come Black e Extra Bold, associamo sensazioni di forza, solidità e robustezza
Al di là delle sensazioni, è chiaro che l’occhio vuole sempre la sua parte.
Per aiutarvi nella scelta dei font facili da leggere e come abbinarli abbiamo scritto un articolo “App e Siti Web per la tipografia creativa”.
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