Storm-Thorgerson

Grafici Ritratti: Storm Thorgerson, note di copertina.

Se qualcuno di voi è stato a Londra in queste vacanze quasi sicuramente è andato a vedere la mostra “These Mortal Remains” dedicata ai Pink Floyd.

Un must di stagione che resterà aperta fino a ottobre. Nella mostra, la parte del leone la fanno le grafiche studiate per le immortali copertine della band inglese da un designer che sicuramente si merita uno dei nostri ritratti: Storm Thorgerson.

Storm Thorgerson, note di copertina: 50 anni di studio Hipgnosis.
Fra il 1967 e il 1982 lo studio Hipnosis fondato da Storm Thorgerson ha realizzato 373 copertine di album per i più grandi artisti della scena mondiale: dai Led Zeppelin ai Genesis, da Paul Mc Cartney ad Al Stewart… Tutti questi lavori sono ora stati raccolti in un catalogo con la prefazione di Peter Gabriel, che inizia ovviamente con il primo lavoro realizzato da Thorgerson per il suo studio: “A Saucerful of Secrets” dei Pink Floyd.

Storm Thorgerson, note di copertina: design in salsa onirica.
Fin dal suo primo lavoro per i Pink Floyd, che nasconde fra numerose sovraesposizioni perfino una copertina del fumetto Marvel “Dr. Strange”, Storm Thorgerson svela il suo modo di lavorare, che procede per giustapposizioni concettuali e che deve molto ai mondi pittorici del surrealismo di Salvador Dalì, della metafisica di De Chirico, dei mondi onirici descritti nelle sedute dei pazienti di Jung, fra uomini in fiamme e animali che volano sopra mondi industriali. Insomma da “A Saucerful of Secrets” in poi, i capolavori musicali dei Pink Floyd sono stati conditi da abbondanti dosi del talento grafico di questo maestro.

Storm Thorgerson, note di copertina: il concetto dentro l’immagine. 
Lontane dall’essere pure creazioni oniriche, le copertine di Scott Thorgerson rappresentano sempre un’immersione nella realtà artistica delle band rappresentate. Ne è una prova evidente il commento che lo stesso Thorgerson ha rilasciato a The Guardian in una intervista del 2009, parlando di Ummagumma: “Era il secondo design per i Pink Floyd, ed è stato un tentativo di rappresentare i differenti livelli contenuti nella loro musica“. Curiosa la scelta di rappresentare in un ruolo da protagonista, all’interno della foto di copertina, la colonna sonora del musical Gigi.

Scott Thorgerson, note di copertina: un’eredità che continua.
Quando chiuse lo studio Hipgnosis, nei primi anni ’90, Storm Thorgerson aprì insieme al designer Peter Curzon lo StormStudio che anche oggi, a quattro anni dalla morte del fondatore, continua a lavorare per la discografia, l’editoria, le mostre d’arte producendo un design “normal but not”, come lo definiscono nella loro presentazione online.

 

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