Prima tappa di un viaggio attraverso le varie simbologie delle icone grafiche più utilizzate.
Fra le graphic icons più utilizzate in tutto il mondo c’è quella del cuore. Così, dopo l’invasione di “Dannati Cuoricini” che abbiamo subito, molto volentieri a dire il vero, nei giorni che ci hanno accompagnato a San Valentino (dalla newsletter a Facebook, da Instagram al kit omaggio in tiratura limitata per chi ha ordinato proprio il 14 febbraio) abbiamo deciso di approfondire i tanti significati di questo simbolo universale. Sarà la prima tappa di un viaggio attraverso i simboli grafici più utilizzati in ogni tipo di comunicazione.
GRAPHIC ICONS: SI FA PRESTO A DIRE CUORE
Prima che arrivassero a designare il “ti amo”, o il “ti cuoro” come dicono i più spiritosi su Facebook, il simbolo del cuore aveva molteplici significati. Amore, gentilezza, lealtà, certo, ma anche alcuni significati davvero inattesi. Alcune famiglie nobiliari lo usavano come in un rebus. Gli Hartford, per esempio: un cuore che sta guardando (to ford) un fiume è rappresentato sul loro stemma. Diverso il significato dei cuori sulla bandiera danese, che sono solo una stilizzazione delle ninfee. Quelli che invece, sullo stemma del condottiero bergamasco Bartolomeo Colleoni sembrano tre cuori rovesciati sono ben altro: l’audace combattente, infatti, era noto per una particolarità fisica che i più maliziosi hanno già intuito dal modo spagnolo in cui si pronunciava il suo nome. E il fatto che questi “cuori” rovesciati fossero tre toglie ogni dubbio sulle eccezionali doti fisiche di questo personaggio.
GRAPHIC ICONS: CUORE DI PELLICANO
Dal sacro cuore circondato dalle fiamme al cuore addolorato trafitto dalle frecce, dal cuore d’argento circondato di spine donato come ex voto per una guarigione alla bellissima croce della Camargue che unisce cuore, ancora e croce, il cuore è un grande classico dell’iconografia cattolica. Molto spesso, poi, è rappresentato accanto a un animale che uno non si aspetterebbe mai di trovare in una Chiesa, il pellicano. Secondo la leggenda questo uccello, in tempi di carestia, si ferisce il cuore per nutrire i piccoli dando tutto sè stesso. Una mitologia che lo ha accomunato alla figura del Cristo.
GRAPHIC ICONS: QUANDO IL CUORE METTE LE ALI
Anche il cuore alato che vediamo molto spesso sui tatuaggi ha un significato antico. Simbolo del mercurio alchemico, rappresenta il legame fra cielo e terra, proprio come il dio mercurio che aveva le ali ai piedi. Un altro significato simbolico, questa volta preso a prestito dai mistici Sufi arabi, è quello di rappresentare l’ascensione dell’uomo verso il cielo.
GRAPHIC ICONS: DAL GENIO DI MILTON GLASER AI SOCIAL MEDIA
Il primo a usare la simbologia del cuore come parte integrante di un discorso, almeno con una grande diffusione nella cultura di massa, è stato Milton Glaser con il suo insuperabile logo dedicato a New York, di cui abbiamo già parlato nel nostro blog. Da allora, sostituire il simbolo del cuore alle molteplici declinazionidel verbo amare è diventato una consuetudine, a volte stucchevole, a volte auto ironica come nel caso dei nostri… Dannati Cuoricini!