Ogni manifesto di Milton Glaser sa essere di grande ispirazione per ogni grafico. E insieme possono illustrare il pensiero di questo maestro del graphic design.
Il manifesto di Milton Glaser che rappresenta Bob Dylan con una pettinatura fatta di volute nei colori dell’arcobaleno non è stato solo un’icona della musica e della ribellione giovanile degli anni sessanta, ma un vero e proprio successo commerciale: di quel manifesto sono state vendute oltre 6 milioni di copie.
Augurando che possiate avere un successo analogo, ve ne raccontiamo alcuni fra i più famosi, insieme a una raccolta di alcune frasi che sicuramente sapranno ispirare la vostra attività quotidiana.
IL MANIFESTO DI MILTON GLASER: EVITATE LA MEDIOCRITA’
La prima ispirazione che vi offriamo nasce da una dura presa di posizione che Milton Glaser ha preso contro la decisione del Comune di Firenze di affidare a una gara aperta a tutti l’ideazione del nuovo logo della città. La posizione di Glaser, che ha ideato il famosissimo logo di New York con il cuore e l’operazione IAMSTERDAM e che quindi di brand metropolitani se ne intende, è stata espressa chiaramente in un’intervista rilasciata ad Art Tribune:
“Una gara di questo tipo si fa tra pochi partecipanti, tre al massimo, non 500. Se hai 500 piatti da assaggiare, come fai a dire qual è il piatto più buono? Più sono le persone invitate, e in questo caso sono tutti, più è certo che ci sarà un cattivo risultato. Questa è un’obiezione statistica, non artistica.”
IL MANIFESTO DI MILTON GLASER: PENSATE E DISEGNATE PRIMA DI CLICCARE
“I computer sono per il design quello che il microonde è per la cucina”: questa frase di Milton Glaser sottolinea il ruolo di strumento rivestito dal computer, che però non deve arrivare a sostituire la pratica quotidiana del disegno. In un’altra famosa intervista, Glaser ha infatti raccontato come ritenga che la pratica quotidiana del disegno porti a cambiare e migliorare la capacità di individuare il disegno perfetto, così come per i violinisti l’esercizio quotidiano fin da bambini aiuta a migliorare l’intonazione.
IL MANIFESTO DI MILTON GLASER: ABBASTANZA È DI PIÙ.
Milton Glaser, l’uomo che ha riempito di colore l’immaginario di intere generazioni, non poteva certo lasciarsi condizionare da mode minimaliste. Una volta invitò un suo interlocutore a guardare un meraviglioso tappeto persiano, con i suoi intrecci ricchi ed elaborati, e ad affermare con convinzione “Less is More”: ogni sfumature, ogni disegno, ogni filo contribuisce a fare di un tappeto un capolavoro. Il maestro newyorkese propone quindi di sostituire “Less is More” con “Just Enough is More”. Perché per creare una buona grafica serve quello che è necessario: niente di più, niente di meno.
IL MANIFESTO DI MILTON GLASER: TRASGREDIRE LO STILE
La cosa che stupisce a guardare i tanti manifesti realizzati da Milton Glaser nel corso della sua carriera è la grandissima varietà degli stili utilizzati: nei suoi manifesti cita Picasso e Magritte, Roy Liechtenstein e Matisse… Tutti questi lavori, apparentemente così differenti l’uno dall’altro, sono in grado però di esprimere l’essenza di quella che secondo Milton Glaser è la filosofia di un graphic designer: saper esprimere lo zeitgeist, lo spirito dei tempi, mettendolo in equilibrio con la propria personalità. Perché restando costantemente fedeli al proprio stile si passa di moda, sempre più velocemente negli ultimi tempi.
IL MANIFESTO DI MILTON GLASER: INVENTATEVI OGNI GIORNO QUALCOSA DA FARE
Milton Glaser ha creato i suoi Push Pin Studios nel 1954, negli anni settanta lavora per la Olivetti, negli anni ottanta crea un’azienda specializzata in progetti editoriali. Poi ha curato mostre, curato allestimenti e immagine grafica di numerosi ristoranti, illustrato… Perché, lo ha confessato, da quando aveva 12 anni la sua principale ossessione è trovare qualcosa con cui guadagnarsi da vivere per quel giorno: “Se trovi un’occupazione stabile, prima o poi qualcuno te la porterà via”.
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