Dal 9 settembre a Parma, presso quella che fu la dimora di Luigi Magnani, la Pubblicità è protagonista di una mostra imperdibile.
«Pubblicità! La nascita della comunicazione moderna 1890-1957» è stata da poco inaugurata presso la Fondazione Magnani Rocca (Parma). Una mostra interamente dedicata alla pubblicità in Italia, dalla fine dell’800 fino ai tempi di Carosello.
Pubblicità: oltre duecento opere in mostra per raccontare l’avvento della Reclame in Italia.
“Volete la salute?? Bevete il Ferro China Bisleri”. E’ da questo slogan italiano, comparso sulla “Tribuna Illustrata” del 22 giugno 1890, che prende il via la mostra curata da Dario Cimorelli e Stefano Roffi. Un’esposizione che racconta la nascita della pubblicità in Italia, dalle sue prime semplici forme di comunicazione fino al rapporto con l’illustrazione (e i suoi grandi maestri), e al rapporto tra illustrazione e messaggio pubblicitario declinato sui diversi media. Dal manifesto alla locandina, dal packaging fino all’avvento della radio e della televisione. Tantissimi i brand rappresentati (Barilla, Campari, Cinzano Motta, Pirelli, Borsalino, solo per citarne alcuni). E illustri i maestri in esposizione di cui abbiamo, in parte, già parlato anche nel nostro blog. Come Dudovich e Armando Testa.
Pubblicità: 4 diverse sezioni per un percorso davvero completo
Nella prima sezione della mostra viene raccontato il lato prettamente “artistico” dei primi pubblicitari. I manifesti illustrati dovevano essere belli e attraenti, al di là del prodotto promosso. Il loro scopo? Colpire l’occhio dello spettatore per la loro composizione cromatica. O la capacità di attrarre occhio e mente con un linguaggio ironico. Nella seconda sezione viene affrontato il rapporto tra illustrazione e messaggio pubblicitario, lo slogan che rafforza le caratteristiche del prodotto e rafforza l’identità di marca. E’ qui che sono esposti i lavori delle prime agenzie pubblicitarie, dei grandi maestri dell’illustrazione, e si indaga sui temi del mondo dei manifesti. Nella sezione successiva si passa poi agli strumenti di promozione pubblicitaria, come depliant, locandine e packaging, che si sono evoluti accanto al manifesto. Nell’ultima sezione, infine, si affrontano i nuovi strumento di comunicazione che prendono piede dal 1920. La radio prima, la televisione poi, fino alla nascita di Carosello. Un vero spartiacque per una nuova era pubblicitaria.
Pubblicità: nella Villa dei Capolavori, lo spettacolo non finisce mai.
La Villa dei Capolavori di Mamiano di Traversetolo (PR), sede della Fondazione Magnani Rocca, non ospita soltanto questa staordinaria mostra dedicata alla Pubblicità. Presso le sue prestigiose sale sono conservati i capolavori della collezione Magnani.Una raccolta prestigiosa che annovera fra le tante, opere di Gentile da Fabriano, Filippo Lippi, Dürer, Tiziano, Rubens, Van Dyck, Goya e, tra i contemporanei, Monet, Renoir, Cézanne, De Pisis, Morandi, Burri...
Ma non è tutto: con il biglietto della mostra dedicata alla Pubblicità, si potrà anche accedere alla sezione che ospita un vero capolavoro dell’arte. In questo caso si tratta del dipinto di Francis Bacon, Two Americans (1954). Proveniente dalla Collezione Barilla di Arte Moderna, è uno dei più importanti lavori di Francis Bacon, uno dei maestri del Novecento, tra gli artisti più quotati al mondo.
Foto di copertina tratta dal sito