L’arte di piegare la carta, per realizzare pieghevoli straordinari ha origini antichissime. Lasciati ispirare per le tue creazioni.
Origami: pieghevoli straordinari realizzati ad arte.
Anche in tempi moderni gli artisti amano cimentarsi con l’origami. Soprattutto sei in dimensioni importanti: Matt Shlian ad esempio è un designer americano che mixa l’antica arte di piegare la carta all’ingegneria, realizzando opere di grandi dimensioni, composte da tasselli piegati e accostati l’uno all’altro. Più delicate, invece, le creazioni dell’artista vietnamita Hoang Tien Quyet che ha inventato una nuova tecnica di piegatura chiamata wet-fodlding, che rende le sue sculture molto più fluide e armoniose. In pratica, impregnando la carta di acqua, l’artista riesce a plasmare e modellare le forme prima che la carta si asciughi, ovviando alla tipica rigidità degli origami.
Origami: pieghevoli straordinari sempre al passo con la moda.
In principio fu lo stilista Roberto Capucci a portare nel mondo della moda il taffettà plissettato e cangiante in una sua collezione del lontano 1985. E tanti altri nomi importanti lo seguirono, con abiti passati alla storia della moda: l’abito di chiffon gauffré di Chanel, la georgette di seta con ruches ricamate di Yves Saint Laurent e le più recenti creazioni di Victor & Rolf, geometriche ed eteree al tempo stesso. Se dobbiamo citare uno stilista su tutti, parliamo del maestro: il designer giapponese Issey Miyake che partendo da un teorema matematico ha creato “132.5 Issey Miyake” una collezione di abiti eco-sostenibili in cui il punto di partenza è un foglio piegato come un origami che, dispiegandosi, si trasforma in un abito.
Origami: pieghevoli straordinari anche sul grande schermo.
Forse non lo ricorderete ma ci sono almeno due film memorabili in cui appare l’origami, diventando co-protagonista della pellicola. Il primo è “Blade Runner”, uno dei film di fantascienza più apprezzati di sempre in cui ricordiamo il bellissimo unicorno di carta realizzato da Gaff, il collega poliziotto del protagonista. E il secondo è il film dedicato ad Hannibal Lecter, il serial killer che nel “Silenzio degli innocenti” si dedicava pazientemente alla costruzione di origami invece di rispondere alle domande dei poliziotti. Come biasimarlo?
Origami: pieghevoli straordinari per arredare con stile.
Anche il mondo del design è rimasto affascinato dalle forme geometriche degli origami. E una nuova tendenza nell’arredamento sembra trarre sempre più ispirazione da quest’arte per creare mobili, sedute, divani, tappeti, oggetti d’arredo, nel puro stile giapponese. Qualche esempio? il divano letto Origami di Cattelan che riprende le delicate piegature della carta e che si trasforma in un attimo in un letto singolo, la poltrona Foldigon dell’israeliano Rami Tareef che da tavolino da esterni si trasforma in poltrona. O, ancora “The Oru Series”: una mini collezione composta da una lampada, uno specchio una sedia e un armadio progettati con un utilizzo misto di materiali come legno teak, feltro e rame che acquistano una leggerezza tutta nuova.
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Foto dal sito di Hoang Tien Quyet
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