Quando un disco si riconosce dalla copertina.

La copertina di un album è un vero e proprio elemento distintivo del prodotto musicale, e rappresenta un po’ il biglietto da visita dell’artista e della sua produzione, per questo la realizzazione richiede grande cura per i dettagli e particolare attenzione per l’aspetto estetico.
Una buona copertina deve rimanere impressa nella mente del pubblico e perché ciò avvenga si punta spesso su una grafica accattivante.

Esempi di copertine che hanno fatto la storia si trovano in tutto il panorama musicale. Come dimenticare quelle degli album dei Pink Floyd, dall’ipnotica The Dark Side of the moon (nella foto in alto), all’incisiva immagine presente sul nono album, Wish You Were Here, fino alla semplicità ed essenzialità grafica di The Wall? E ancora la coloratissima cover dell’ottavo album dei Beatles, Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band.

Ma cosa ci fa capire che una copertina è ben riuscita?

Sicuramente la sua capacità di catturare la nostra attenzione e di attirare il nostro sguardo con particolari interessanti. Inoltre capiamo che è davvero buona quando riflette il contenuto che va a rappresentare: la copertina deve avere un forte legame con il progetto musicale, promuoverlo ed essere la sua vetrina sul mondo, attraverso elementi grafici sempre nuovi.

Spesso nascono vere e proprie opere d’arte al servizio della musica. Un esempio classico è rappresentato dalla copertina che Andy Wharol realizzò nel 1967 per il primo album dei Velvet Underground, The Velvet Underground & Nico.

Le copertine sono quindi fatte di musica, arte e immagini. Spesso ritraggono luoghi importanti per gli artisti, come Abbey Road, resa celebre dall’omonimo album dei Beatles del 1969. Proprio lì i Fab Four incisero i loro dischi. Per restare in tema, risulta davvero interessante la ricerca fatta dal quotidiano britannico The Guardian, che ha recuperato su Google Street View le foto di 12 luoghi presenti su cover famose, evidenziando come essi appaiono oggi e come apparivano nelle copertine originali degli album di Beatles, Pink Floyd, Led Zeppelin e tanti altri.