In questi giorni di emergenza, uno dei modi in cui molti di noi mettono in pratica il motto #RESisTIAMOITALIANI è quello di dedicarsi allo smart working. Soltanto fino a poche settimane fa, l’Italia era all’ultimo posto in Europa per l’utilizzo di modalità di lavoro da remoto.
E questo nonostante nel nostro paese ci sia una fra le aziende più avanzate nel mondo nella creazione di processi gestionali: 4Ward, che nel 2019 ha vinto il premio Microsoft Digital Transformation Champ Gold Award “Empower Your Employees”.
Fra i molti servizi che 4Ward offre alle imprese per affrontare la trasformazione digitale, un posto di rilievo è proprio dedicato alle nuove modalità di lavoro, che non necessariamente hanno bisogno della presenza quotidiana negli uffici, introducendo modalità di collaborazione innovative fra dipendenti e azienda, basate su un concetto di distanza intesa non più come impedimento, ma come opportunità.
In questi giorni il fondatore di 4Ward Christian Parmigiani (da casa sua ovviamente, dove sta trascorrendo con la famiglia questi giorni di isolamento) ha diffuso sui social un video davvero interessante in cui riassume alcune regole essenziali per rendere efficace lo smart working o, come dice più correttamente, il lavoro in remoto.
REGOLA n. 1 – SVEGLIARSI SEMPRE ALLA STESSA ORA
Mantenere orari regolari di sonno e di veglia aiuta a ristabilire una routine, e ad affrontare in modo più efficace gli impegni che si alterneranno durante la giornata.
REGOLA n. 2 – MENTE E CORPO
Prendersi cura del proprio corpo con qualche esercizio fisico, magari applicato alla meditazione come nello yoga, aiuta a ottenere l’equilibrio necessario a chi deve lavorare e nel frattempo badare ai bambini. Importantissimo anche riservarsi le stesse attenzioni che si utilizzano quando si va in ufficio: radersi o curare la barba per gli uomini, truccarsi come al solito per le signore, pettinarsi non è soltanto il modo migliore per affrontare le videochiamate, ma soprattutto un segno di rispetto verso sé stessi e gli altri.
REGOLA n.3 – OUTFIT
Assolutamente vietato restare in pigiama, anche soltanto tenerlo sulla parte inferiore del corpo è uno stratagemma che non funziona: gli altri non lo vedono ma voi lo sapete. Cercate quindi di avere un abbigliamento comodo ma curato, per intenderci quello che indossereste durante un casual friday.
REGOLA N.4 – LA POSTAZIONE DI LAVORO
Scegli una postazione di lavoro bene illuminata e comoda, cercando il più possibile di riprodurre l’ergonomia garantita da una normale scrivania da ufficio. Fai attenzione che la luce non ti arrivi alle spalle, causando una scarsa visibilità sullo schermo del computer: l’ideale è una luce che arrivi di lato.
REGOLA N.5 – PLANNING
Come faresti in ufficio, alterna i moneti di call a quelli di lettura delle mail e dei messaggi al telefono, segnando quelle a cui è urgente o importante rispondere: questo ti aiuterà a non disperdere l’attenzione fra mille impegni, e a completare gli obiettivi che ti sei proposto durante la giornata di lavoro.
A questo proposito è importante utilizzare strumenti software di planning condivisi con gli altri colleghi, in modo da ristabilire un ambiente di lavoro comune basato sull’interazione immediata, assegnando task a te stesso, ad altri colleghi o a team.
REGOLA N. 6 – ORGANIZZA IL TUO TEMPO
Non restare seduto alla postazione più di 60-60 minuti consecutivi: passato questo tempo, alzati, fai un po’ di stretching e arieggia la stanza in cui stai lavorando. Concediti un solo spuntino a base di yogurt o di frutta, resistendo al richiamo del frigorifero e della dispensa.
REGOLA N.7 – PREPARATI AGLI IMPREVISTI
Non arrabbiarti se mentre si in call arriva all’improvviso un bambino che non ha capito un compito, o un gatto desideroso di catturare il tuo mouse, oppure una voce dalla cucina grida “é pronto”: prendila con leggerezza, gli imprevisti fanno parte della vita. Ed è proprio la vita che si bilancia in modo diverso con il lavoro, quando ti abitui a lavorare in remoto.
Ringraziamo Christian Parmigiani per i suoi preziosi consigli sullo smart working, con la promessa di un’intervista nei prossimi numeri del blog, e vi invitiamo a vedere il suo video che condivideremo sui canali social e, in chiusura di articolo, vi ricordiamo di contribuire al progetto di Crowdfunding che abbiamo lanciato per gli ospedali di Formia e Latina.