Non sai dove andare per la festa del papà? A Venezia ti aspetta una straordinaria mostra su Aldo Manuzio, l’inventore del libro tascabile e del suo pubblico…
Di Aldo Manuzio avevamo scritto tempo fa, perché è stato il tipografo Rinascimentale che ha portato ai massimi splendori quest’arte, perfezionando il formato tascabile e inventando (tra le altre cose) il corsivo per la stampa.
Aldo fu un moderno Steve Jobs dell’epoca, capace di fare per i libri, quello che ha fatto Steve per gli Smartphone: renderli popolari, desiderabili oggetti di design e accessibili a tutti.
Dal 19 marzo al 19 giugno di quest’anno, alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, potrete saperne di più visitando la mostra “Aldo Manuzio. Il rinascimento di Venezia.”: un vero e proprio viaggio attraverso oltre cento opere d’arte -in prestito da grandi musei italiani e stranieri- e più di trenta rarissime edizioni stampate tra la fine del XV e i primi anni del XVI secolo.
E’ proprio in quel periodo che il libro si rivelò capace di trasformare il mondo dando vita al rinascimento di Venezia (porta tra oriente e occidente), dove ogni tipo di linguaggio artistico riesce, nello spazio di pochi decenni, a trovare la sua più efficace espressione.
Linguaggi artistici che in questa mostra sono rappresentati tutti: pittura, scultura, incisione, arte suntuaria, cartografia, con un focus, naturalmente sulla stampa, con alcuni tra i più preziosi esemplari attribuiti all’attività di Aldo Manuzio, come le edizioni finemente miniate in arrivo da Manchester o il rarissimo Aristotele del 1496 in prestito dalle collezioni dell’Escorial.
Manuzio riuscì a rendere disponibili al pubblico degli studiosi e di letterati del suo tempo i grandi classici della cultura greca, da Omero ad Aristotele, da Sofocle a Euripide a Tucidide, per poi raccogliere i testi latini da Virgilio a Cicerone, da Orazio a Ovidio, a Catullo, a Properzio, Lucrezio, Giovenale, Marziale…
Fu proprio grazie a Manuzio e all’invenzione del libro, che il volgare si affermò accanto al latino, contribuendo a creare una cultura capace di integrare l’ambito classico al mondo contemporaneo. I suoi classici “tascabili”, entrano nella vita delle persone, con un design senza precedenti, sia nel formato che nei caratteri di stampa.
Ed è grazie alla riscoperta della poesia greca e latina, che l’arte si apre a una rappresentazione del paesaggio inteso come culla della civiltà. Nella mostra, questo passaggio è rappresentato dai paesaggi di Giorgione, i disegni del giovane Tiziano, le incisioni di Giulio Campagnola, i bronzetti di Andrea Briosco.
Ma non sono solo questi gli unici tesori della mostra. In esposizione c’è anche il celeberrimo Hypnerotomachia Poliphili, il libro illustrato più raffinato di Aldo Manuzio. Un libro dal valore storico inestimabile, dalle deliziose xilografie, capace di dimostrare nella sua purezza e linearità l’idea di armonia e il senso di composizione che aveva Aldo nel progettare l’architettura grafica delle diverse pagine, prima che queste finissero per essere riquadrate dai rilegatori.
Se volete conoscere l’operosa e ingegnosa figura di Aldo, al tempo stesso artista e artigiano, andate allora a Venezia a questa straordinaria mostra dove scoprirete anche il lato intellettuale e di grande praticità dell’uomo che ha contribuito alla nascita della moderna editoria, inventando il libro e…il suo pubblico.
Una mostra che vi sarà certamente di ispirazione, soprattutto se in questo periodo vi state occupando della realizzazione grafica e della stampa di un libro.
Per informazioni sulla mostra: http://www.mostraaldomanuzio.it/
Foto in alto: Francesco Colonna, Hypnerotomachia Poliphili – Eton, The Provost and Fellows of Eton College By permission of the Provost and Fellows of Eton College