Oggi vogliamo farvi scoprire una delle librerie più particolari di Milano, che i Milanesi doc sicuramente conoscono: si chiama La Tramite, ha aperto i suoi battenti nel 1946 ed è situata a due passi da Porta Romana.
Per saperne di più, abbiamo rivolto qualche domanda ai gestori della libreria che si sono dimostrati davvero disponibili!
Innanzi tutto, il nome, La Tramite…chi l’ha scelto e perché?
Il nome è nato con i primi titolari della libreria nel lontano 1946, che volevano far risaltare il fatto che la libreria faceva da tramite per il cliente finale, poi seppur sbagliando, essendo tramite un sostantivo maschile, han lasciato l’articolo al femminile ed è nata: La Tramite.
La particolarità della vostra libreria, oltre a una sezione di libri tematici dedicati a Milano, alla cucina, ai libri illustrati e a quelli di viaggio è certamente la parte dedicata al collezionismo con una vasta selezione di calendari, cartoline, manifesti, fotografie, bozzetti pubblicitari italiani e stranieri. Com’è nata quest’attività?
E’ nata dalla passione del titolare, il dott.Giancarlo Saccone è sempre stato un grandissimo amante di tutto quello che è considerato collezionismo cartaceo, tanto da essere considerato uno dei più grandi collezionisti ed esperti di figurine pubblicitarie (sopratutto italiane, francesi, spagnole, americane emesse tra il 1860 eil 1920)
Venite contattati anche da collezionisti stranieri?
Si. Specialmente dalla Francia, Germania e Inghilterra.
A quali “pezzi storici” siete più affezionati e perché? Avete anche oggetti di valore inestimabile – magari anche dal punto di vista sentimentale -che non vendereste mai?
Ai bozzetti originali delle primissime figurine dei tabacchi sudamericani e ai bozzetti dei grandi illustratori (Mucha Cappiello Dudovich Bocassile Mauzan Rubino Munari etc), non venderei mai la collezione dei calendarietti e pubblicità Rimmel e la collezione delle cartoline di Mauzan e Maga.
Avete mai pensato di organizzare degli eventi per ragazzi, in cui far conoscere, ad esempio, le figurine della Liebig che hanno fatto parte dell’infanzia di tanti adulti di oggi?
No, non ci abbiamo mai pensato, ma potrebbe essere un ottima idea. Effettivamente le figurine Liebig nascono come una grande enciclopedia per ragazzi, tutte le serie riportavano fatti storici, novità tecnologiche, approfondimenti sugli animali e molto altro. I bambini collezionandole erano portati ad imparare e ad appassionarsi alle diverse materie, quindi si, effettivamente fare incontri con bambini in cui si racconta come sono nate le figurine e di cosa servivano, potrebbe essere una buona idea.
Infine, un’ultima domanda per intenditori. Con l’Expo 2015 arriveranno tantissimi stranieri e fra loro ci saranno tanti collezionisti. A parte naturalmente la vostra libreria, quali luoghi milanesi consigliereste per andare a caccia di antichità?
Per l’antiquariato del libro la seconda domenica del mese in piazza Diaz a Milano per il brocantage il mercatino di Corsico la prima e terza domenica del mese e infine quello sui navigli l’ultima domenica del mese.
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