Dal 1995, ZERO è il progetto editoriale che accompagna online e offline la voglia di uscire e incontrarsi, nelle più grandi città italiane.
Che cosa hanno Milano, Roma, Napoli, Bologna, Firenze, Torino, Venezia, Zurich? La risposta è ZERO. No, non nel senso che non ci siano cose che accomunano queste città sempre più stimolanti e vivaci: ZERO è un’idea che mette d’accordo online e offline, puntando sulla voglia del pubblico di sapere dove incontrarsi per dare più gusto alle proprie serate.
Indirizzato da sempre a un target “giovane e sgamato” come lo definiscono loro, ZERO ha saputo raccontare nel tempo come le città si siano modificate nel loro rapporto con la vita notturna, attraversando indenne l’era della rucola e del cocktail di gamberetti, per arrivare al sushi e agli hamburger gourmet.
lo ha fatto costruendosi nel tempo una fortissima credibilità sul target, che sapeva sempre dove andare grazie alle copie distribuite nelle ZEROTECHE, 815 punti di distribuzione selezionati per l’edizione cartacea della guida.
Una credibilità che ha consentito alla rivista di cavalcare con successo il terremoto causato dall’avvento dei mezzi di comunicazione digitale, a dimostrazione del fatto che la solidità e la coesione di una community online può essere molto più forte quando è basata sulle esigenze concrete e ben individuate di un pubblico specifico.
Così quando alla carta si è affiancata la rete, e anche quando si è passati dalla fruizione dei siti da desktop alla consultazione delle app in mobilità, i cacciatori di emozioni metropolitane non hanno fatto una piega. Anzi, hanno avuto modo di affiancare alla loro personalità di fruitori anche quella di scout, rispondendo alla richiesta di ZERO di segnalare eventi, notizie, posti e persone che secondo loro meritavano di essere chiamati all’attenzione della community.
Un pubblico così fedele non poteva che fare gola alle aziende che operano nel settore dell’intrattenimento, della moda, del food and beverage. A questi clienti, ZERO ha saputo dedicare format speciali di comunicazione, giocando sull’aspetto sempre graficamente accattivante delle copertine, che spesso esibiscono soluzioni tipografiche e cartotecniche davvero originali.
Spesso, per sottolineare l’importanza della fedeltà al proprio pubblico e al proprio brand, anche queste collaborazioni esulano dal taglio pubblicitario per trasformare il brand stesso in una parte integrante del contenuto della rivista, come è successo più volte con brand storici e riconoscibilissimi alla base di cocktail famosi, che sono stati per così dire “zerizzati”.
La costruzione di una personalità di marca forte e identificabile, così come la presenza di un archivio storico ormai veramente molto ampio, ha consentito anche di creare una soluzione graficamente originale per afrontare il tema “Pride”: le uscite pubblicate in occasione delle sfilate arcobaleno di Milano e Roma hanno una copertina in cui l’iride è costituita da una collezione di copertine della rivista.
E i collezionisti di questa rivista, famosa anche per le sue edizioni speciali dedicate al design, sono davvero molto numerosi, così come sono numerosi i frequentatori del sito e delle pagine social collegate. Che però non si fermano a vivere una vita virtuale, ma che fortunatamente la sera escono e rendono le città un posto bello e stimolante dove, per dirla in un linguaggio ZERO, è possibile linkare, lovvare, pingare, pinnare e volersi bene.
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